La Croce Rossa di Rieti in visita al Museo "La Saletta dei Ricordi" - Rietinvetrina

2022-06-03 20:53:58 By : Ms. Katherine Xu

Il 31 maggio 2022 alcuni volontari del Comitato di Rieti della Croce Rossa italiana, si sono recati in visita al Piccolo Museo “La Saletta dei Ricordi”, aderente all’ Associazione Nazionale Piccoli Musei. 

Dedicato al disastro aereo del DC 6 Sabena del 13 febbraio 1955, teatro il massiccio del  Terminillo, dove trovarono la morte 29 persone, è composto da cinque sale tematiche  delle quali una, inaugurata di recente, dedicata alla memoria del “Grande Torino”.Importante ed inaspettata accoglienza da parte dei responsabili del Museo, per i volontari del Comitato di Rieti della Croce Rossa Italiana, per il  vice comandante della Stazione Carabinieri di Cantalice, per  la Delegata Provinciale del CONI, ente che ha patrocinato il gemellaggio con il Museo del Grande Torino e della Leggenda Granata”.

Tour interessante, a partire dallo spazio esterno con la “Fontana della vita” allestita in ricordo dei bambini deceduti nel disastro, la ruota della carlinga dell’aereo rinvenuta in modo fortuito solo alcuni anni dopo,  per poi proseguire all’interno della chiesa ed eremo  di San Gregorio Magno, struttura risalente al 1100 circa.

A seguire, poi, la visita delle varie sale,  dove si  avverte l’impressione di trovarsi dentro l’evento: letteralmente travolti daille tante “cose” che solo un collezionista attento, interessato e aperto verso la società, riesce a  mettere  a completa disposizione del visitatore. Il tutto è veramente tanto, dalle foto del disastro, le copertine delle riviste, gli articoli dei quotidiani del tempo. Un’area dedicata solo alla vita e ai films della miss Italia Mariani sfortunata passeggera dell’aereo, schiantatosi sulla neve del Terminillo.

Le sbiadite foto dei soccorsi hanno poi creato il ponte con il più recente disastro di Rigopiano e le diverse valutazioni sull’importante sviluppo del sistema di soccorso in luoghi impervi ed innevati.

Tanti reperti e altrettante finestre aperte nel ricordo,  destinate a non chiudersi mai,  grazie al fondatore del museo. 

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