Effetto letargo: ti spieghiamo come uscirne indenne

2021-11-05 04:13:37 By : Ms. Tina Tian

Durante i mesi più freddi dell'anno, capita a tutti di sentirsi un po' più stanchi. È colpa del cosiddetto effetto letargo, che condiziona il nostro metabolismo e stravolge i ritmi delle nostre giornate. La causa sono molte, temperature più rigide alle ore di luce, ma c'è più di un modo per limitare le controindicazioni. Scopriamoli insieme.

L'effetto letargo accompagna molti di noi durante i mesi più freddi e porta con sé una sensazione di stanchezza perenne. In tanti sono costretti a conviverci fino alla primavera. Diminuisce la voglia di alzarsi dal letto e ne risente il ritmo sonno-veglia. Scopri con noi come affrontare al meglio l'effetto letargo, ma prima guarda questo video che spiega quanto dormire in base al segno zodiacale:

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I cambiamenti climatici dettati dall'arrivo del freddo influiscono sulle nostre vite più di quanto si possa credere. Il freddo non porta con sé solo raffreddore e altri malanni di stagione, ma agisce direttamente sul nostro metabolismo. Magari non ci abbiamo mai prestato attenzione, magari la usiamo come scusa per scampare a un incontro a cui saremmo andati un po' controvoglia, ma in alcuni periodi dell'anno la stanchezza si fa sentire particolarmente. Facciamoci caso, in primavera e in estate le energie sembrano moltiplicarsi, mentre in autunno e in inverno è più facile sentirsi scarichi. Non facciamocene una colpa, dietro al desiderio di riposare più a lungo c'è l'effetto letargo. Il freddo e il minor numero di ore di luce mutano il metabolismo, portando il nostro organismo ad alle nuove condizioni. In pratica, il corpo disperde molte energie per adeguarsi al cambio di ritmi e per scongiurare il rischio di ammalarsi. Finiamo, così per essere in balìa clima e delle necessità silenti del nostro organismo... occorre solo occorrere e assecondare il cambiamento.

Nonostante l'irrigidimento delle temperature e il minor numero di ore di luce siano i principali scatenanti dell'effetto letargo, ad accrescere la sensazione di stanchezza possono concorrere altre motivazioni: dal cibo allo sport, fino ai malanni di stagione. In inverno, infatti, tendiamo a preferire calorici, facciamo meno movimento e ci ammaliamo con maggiore facilità cibi. Ma se su temperature e luce solare non abbiamo margini di manovra, in tema di sport, cibo e salute possiamo fare qualcosa per calmierare l'impatto sull'effetto letargo. E, allora, moderiamo la dieta così da non rallentare il metabolismo e compromettere la qualità del sonno, concediamoci del tempo per vivere sport così da essere più attivi e svegli. E, infine, scongiuriamo l'influenza prendendo tutte le precauzioni del caso per evitare di trascorrere notti insonni tormentati da raffreddore e mal di testa e svegliarci più attivi e riposati.

Oltre allo sport al cibo, esistono accortezze, valide tutto l'anno, che aiutano a riposare al meglio, migliorano la qualità del sonno e alcune l'effetto letargo:

In generale, l'effetto letargo non ha gravi conseguenze. Oltre alla mancanza di energie, però, chi è più sensibile può arrivare a soffrire di disturbi dell'umore spesso accompagnati da irritabilità, ansia, mal di testa, insonnia e, nei casi più gravi, depressione. Il motivo è da ricercare nella mancanza di luce, che provoca una riduzione dei livelli di melatonina. La cosa importante è riuscire a distinguere i cali di energia derivati ​​​​dall'effetto letargo dai problemi di salute più seri. La stanchezza cronica non è da sottovalutare. Può celare patologie alla tiroide, ma anche anemia, diabete e celiachia. Ecco perché, quando abbiamo dei dubbi, il consiglio migliore è sempre quello di rivolgersi al proprio medico per una valutazione approfondita.