Covid, riaperture ristoranti e bar da maggio: calendario e nuove regole - La Stampa

2021-11-05 03:49:10 By : Mr. Pshare Pshare

All'interno del governo c'è chi chiede «aperture subito», ma il fronte dei rigoristi frena. Orlando: «Diamo tempi certi». Le indicazioni del Cts: come sedersi a tavola, al bar si torna a carte, le distanze in piscina e l'uso degli attrezzi

Il governo sceglie la gradualità per riaprire il Paese. Con alcuni accorgimenti. Stila la lista delle attività che partiranno per prime, ma non esclude «che in base ai dati che arriveranno dalla cabina di regia potranno esserci cambi o anticipazioni». In particolare sul cambio di colore di alcune regioni che potrebbero diventare “gialle” già ad aprile. Le pressioni, anche all'interno del governo, sono tante. Da Salvini che chiede prime riaperture da lunedì («già oggi 13 Regioni sarebbero in giallo»). Il ministro Franceschini invoca lo stesso trattamento per la Cultura riservato al calcio, con l'ok arrivato agli Europei a Roma con la capienza del 25% del pubblico negli stadi. Iv chiede la riapertura delle scuole secondarie di secondo grado e Forza Italia spinge per la riapertura dei ristoranti. I “rigoristi” spingono per un processo graduale, mentre chi vuole un cambio di rotta chiede un allentamento generale delle misure che comprende anche per esempio lo stop al divieto degli spostamenti tra le Regioni. E sono proprio i 'governatori' ad invocare una svolta.

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La raod map del governo, intanto, prevede che i primi a riaprire saranno i ristoranti a pranzo, poi i luoghi dello spettacolo e solo dopo palestre e piscine. Poi si potrà procedere all'apertura –sempre dei ristoranti – per cena. io tempi? Maggio sarà il mese delle riaperture, probabilmente già a partire dal 2. Non è escluso, però, che se i dati epidemiologici dovessero essere buoni, alcune regioni potranno passare in giallo già ad aprile. Per palestre e piscine, invece, si dovrà ancora aspettare e il via libera potrebbe essere dato nel corso dell'estate.

Saranno i primi a ripartire, ma seguendo una serie di regole che garantiranno la sicurezza. Regole che si applica per ogni tipo di esercizio di somministrazione di pasti e bevande, ristoranti, trattorie, pizzerie, self-service, bar, pub, pasticcerie, gelaterie, rosticcerie (anche se collocati nell'ambito delle attività ricettive, all'interno di stabilimenti balneari e nei centri commerciali), nonché per attività di catering (in tal caso, se la somministrazione di alimenti avviene all'interno di un'organizzazione aziendale terza, sarà necessario rispettare le misure di prevenzione disposte da tale organizzazione). Tra le regole da seguire, (che potrebbe garantire il mantenimento del servizio anche in scenari epidemiologici definiti ad alto rischio) le solite raccomandazioni: evitare assembramenti al di fuori dei locali, distanziamento, privilegiare l'accesso tramite prenotazione e mantenere l'elenco dei soggetti che hanno prenotato per un periodo di 14 giorni. «In tali non possono essere continuativamente presenti all'interno del locale più clienti di quanti siano i posti a sedere» è nel documento che le regole da scrivere da scrivere. Il personale dovrà sempre indossare la mascherina ei locali essere arieggiati continuamente. Nei servizi igienici va mantenuto in funzione continuata l'estrattore d'aria. 

Bisogne metterà i tavoli in modo da garantire il mantenimento di almeno 2 metri tra l'uno e l'altro e un metro di separazione tra i clienti di tavoli diversi negli al chiuso e di almeno un metro di separazione negli ambienti all'aperto ( giardini , terrazze, plateatici, dehors);, ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggetti al distanziamento interpersonale. «Racconto distanza può essere ridotta solo ricorrendo a barriere fisiche tra i diversi tavoli adeguati a prevenire il contagio tramite droplet». Dopo le 14 concedere esclusivamente la consumazione al tavolo; i clienti indossare la mascherina a protezione delle vie respiratorie in ogni occasione in cui non sono seduti al tavolo; bisogna favorire la consultazione online del menu tramite soluzioni digitali, oppure predisporre il menu in stampa plastificata, e quindi disinfettabile dopo l'uso, oppure cartacei a perdere; al termine di ogni servizio al tavolo, assicurare pulizia e disinfezione delle superfici. 

Laddove possibile, privilegiare l'utilizzo degli spazi esterni (giardini, terrazze, plateatici, dehors), sempre nel rispetto del distanziamento di almeno 1 metro. «Per la consumazione al banco bisogna mantenere il mantenimento della distanza interpersonale».

Via libera ai buffet. Ma a determinate condizioni. La somministrazione dovrà essere un'esclusiva del personale autorizzato, la possibilità per i clienti di quanto esposto e prevedendo in ogni caso, per clienti e personale, l'obbligo del mantenimento della distanza e l'obbligo dell'utilizzo della maschera della protezione vie respiratorie. La modalità self-service può essere eventualmente realizzata per buffet realizzati esclusivamente con prodotti confezionati in monodose. 

Le attività ludiche e il gioco delle carte

Sono consentite le attività ludiche che seguono l'utilizzo di materiali di cui non sia possibile garantire una puntuale e accurata disinfezione (quali ad carte da gioco), purché rispettino rigorosamente le indicazioni: «Obbligo di utilizzo di maschere; igienizzazione frequente delle mani e della superficie di gioco; rispetto della distanza di sicurezza di almeno un metro sia tra giocatori dello stesso tavolo sia tra tavoli adiacenti. Nel caso di utilizzo di carte da gioco è consigliata inoltre una frequenta frequenti dei mazzi di carte usati con nuovi mazzi». 

La richiesta di riaperture delle attività commerciali coinvolge naturalmente anche palestre e piscine, chiuse ormai da più di un anno. La spinta arriva da molte regioni e anche per queste attività arrivano regole e indicazioni da parte del Cts. Servono due metri di distanza in palestra ei soliti dieci metri quadri in piscina. «Nella fase iniziale il via libera comunque riguardare solo gli individui, comprese.e presenti indicazioni si potrebbe richiedere a enti locali e soggetti pubblici e privati ​​​​titolari di palestre». 

Spazi negli spogliatoi e docce

Organizzare gli spazi negli spogliatoi e docce in modo da regolamentare le distanze di almeno un metro: ad esempio bisognerà prevedere postazioni d'uso alternate o separate da apposite, anchendo l'accesso agli stessi. Vanno egolati gli accessi, per evitare assembramenti durante i flussi.

Gli attrezzi e le macchine che non possono essere disinfettati non devono essere usati. Bisogna garantire la frequente pulizia e disinfezione dell'ambiente, di attrezzi e macchine (anche più volte al giorno, ad esempio tra un turno di accesso e l'altro), e comunque la disinfezione di spogliatoi (compresi armadietti) a fine giornata. In palestra vanno usate apposite calzature. Vale, come per i ristoranti, anche per le palestre: sarà necessario l'areazione dei locali.

Come si calcolano le distanze in piscina e in spiaggia

La densità di affollamento in vasca è calcolata con un indice di 7 mq di superficie di acqua a persona. Per le aree solarium e verdi, va assicurato un distanziamento tra gli ombrelloni (o altri sistemi di ombreggio) in modo da garantire una superficie di almeno 10 metri quadrati per ogni ombrellone; tra le attrezzature (lettini, sedie a sdraio), quando non posizionate nel posto ombrellone, deve essere garantita una distanza di almeno 1,5 m. Il gestore pertanto è tenuto, in ragione delle aree a disposizione, un calcolo ea gestire le entrate dei frequentatori nell'impianto in base agli indici sopra riportati. 

Cinema e spettacolo dal vivo 

Se da un lato si pensa alla riapertura degli stadi al pubblico, dall'altro la stessa esigenza arriva dal ministro della Cultura Franceschini per quel che riguarda sale cinematografiche, teatri, circhi, teatri tenda, arene e spettacoli in genere, anche viaggianti. Il ministro chiede di aumentare i posti a sedere: 500 persone al chiuso e 1000 all'aperto e un tetto del 50% al coperto, invece che del 25%. Intanto da Cts arrivano le linee guida per la ripartenza di queste attività: riorganizzare gli spazi, per garantire l'accesso in modo ordinato, al fine di evitare assembramenti di persone e di assicurare il mantenimento di almeno un metro di separazione tra gli utenti, « ad eccezione dei componenti dello stesso nucleo familiare o conviventi o per le persone che in base alle disposizioni vigenti siano soggette al distanziamento interpersonale». Se possibili vanno organizzati percorsi separati per l'entrata e per l'uscita. Anche in questo caso, come per i ristoranti, è necessario l'accesso tramite prenotazione, mantenendo l'elenco delle presenze per un periodo di 14 giorni. I posti a sederecomprese, se consentite postazioni prive di una seduta fisica vera e propria) metro come un distanziamento minimo tra uno spettatore e l'altro, sia frontalmente almeno lateralmente, di almeno due metri se si concede di stare seduti senza maschera.

Spettacoli lirici e musicali in genere 

Si entra e si esce dal palco indossando la maschera, che potrà essere durante l'esecuzione della prestazione artistica se sono mantenute le distanze interpersonali; va mantenuto il distanziamento interpersonale e va mantenuto i dati precedenti a coloro che possono posizionarsi nelle postazioni più lontane dall'accesso. Regole per il distanziamento tra direttore d'orchestra e musicisti. Per gli strumenti a fiato, ad esempio, la distanza interpersonale minima sarà di un metro e mezzo. Per gli ottoni, ogni postazione dovrà essere fornita di una vaschetta per la raccolta della condensa, contenente liquido disinfettante. I componenti del coro ottenere almeno una distanza interpersonale laterale di un metro e almeno tenere le eventualità.

L'accesso alla struttura che ospita le deve avvenire in maniera ordinata, mantenendo il distanziamento interpersonale; lo stesso distanziamento va garantito al termine delle prove in uscita dalla struttura. spazi comuni che accedere di accedere ai camerini degli artisti, al laboratorio sartoriale, alla sala/area trucco ed ai locali/aree che ospitano i sistemi di gestione delle luci e dei suoni, all'ufficio di produzione, deve essere mantenuto il distanziamento interpersonale e individuati passaggi che consentono di escludere interferenze. L'uso promiscuo dei camerini è da evitare un adeguato distanziamento interpersonale unito ad una adeguata pulizia delle superfici. Quando l'attività lo consente va indossata sempre la mascherina.

In generale, gli spettacoli/spettacoli di una compagnia di danza si svolgono in una struttura apposita assimilabile ad uno scenario. In particolare, vanno attuate: la riduzione del numero totale delle persone presenti nel sito, anche tramite turni; la riorganizzazione delle attività e la formazione sulle stesse, ricorrendo anche a strumenti di collegamento a distanza; l'obbligo, per i danzatori, quando non impegnati direttamente in allenamento/spettacolo, di la distanza di almeno un metro tra loro e gli altri operatori presenti e di indossare la mascherina. 

L'orario attualmente in vigore per il coprifuoco è quello tra le 22 e le 5 in tutta Italia: è uno dei temi in discussione. In caso di allentamenti e di apertura serali dei ristoranti, il coprifuoco potrebbe slittare alle 23,30.