Progetti in pianta per arredare uno stesso ingresso con soluzioni diverse - Cose di Casa

2022-09-17 00:48:10 By : Ms. Maryan Tsai

4 proposte d'arredo di gusto differente per una stessa parete di ingresso, con due porte.

L’ingresso è un ambiente di passaggio, qualche volta un po’ trascurato. Invece, va progettato con cura. Perché è, come si ripete “ossessivamente”, il biglietto da visita della casa, e perché assolve a tante funzioni. La prima regola è arredarlo in stile con il resto della casa. Scegliendo pezzi “furbi”, funzionali e décor. Ma come organizzarlo quando è lungo e stretto? Quattro idee a cui ispirarsi.

Quando la porta d’entrata all’appartamento affaccia su un corridoio lungo e stretto, è possibile, come in questo caso, che:

Per ovviare al primo problema, la soluzione più facile e intuiva, è puntare su tinte chiare: dalle finiture di pareti e soffitto a quelle dei pezzi d’arredo. È una scelta di sicuro effetto, ma potrebbe non essere coerente con lo stile della casa, risultare anonima, un po’ scontata, poco creativa. Anche se, solo giocando con le sfumature del bianco, si possono ottenere effetti sorprendenti, affatto banali. E in alternativa, si può optare per tonalità pastello, o sfumature di grigio chiaro, riservando il bianco al soffitto perché in ogni caso riflette più luce. Comunque, se si scarta questa opzione a favore di soluzioni più creative, diventa fondamentale investire sulla luce artificiale. Puntare su apparecchi dimmerabili, in grado di modulare la luce a seconda delle necessità. Se la predisposizione dell’impianto lo consente, meglio optare per applique, strisce a led, faretti, plafoniere. Ma se il punto luce è a soffitto, si può anche osare un lampadario calibrato, o una sospensione non troppo invadente.

Per quanto riguarda, invece, la funzionalità, avendo poco spazio a disposizione sulle pareti bisogna aver ben chiaro su quale tipo di mobile investire, in base alle proprie abitudini ed esigenze. Serve una consolle con la specchiera o è più utile una scarpiera o un guardaroba? O magari c’è bisogno di spazio per i libri? Le possibilità sono tante, con proposte capaci di accontentare gusti e budget differenti. 

In questo caso si tratta di un locale indipendente, privo di finestre, alto 270 cm, con punto luce a soffitto, su cui si aprono cinque porte. Sul lato opposto all’entrata, che si trova a un’estremità del corridoio, c’è una parete attrezzata a ponte che occupa l’intera parete. L’ingresso misura 160 x 430 cm. Vediamo, con l’aiuto della pianta e dei prospetti, le quattro proposte per arredare il lato entrata.

Insuperabile, il tutto bianco riesce a far dialogare epoche e stili tra loro lontani: dalle lampade design, alla boiserie, al mobile di tradizione. Con un’unica eccezione.

Rombi damier in bianco e grigio per il pavimento che definisce l’ingresso e suggerisce l’arredamento di questo spazio facendo da trait d’union fra elementi molto diversi. A partire dalla boiserie (1) che riveste a mezza altezza la parete e fa da sfondo alla lampada da terra (2) total white e dalla linea essenziale accanto alla porta d’ingresso, vicino alla parete attrezzata.  Lo specchio (3) sulla parete centrale, invece, ha la cornice lavorata in stile Ottocento. Sotto, la consolle a tema (4) è una piccola scrivania/toeletta completa di alzatina e cassettino, scelta in legno laccato grigio scuro a riprendere il colore a pavimento. A destra, una scarpiera verticale (5) a quattro scomparti, con ante bugnate contrasta con la porta a vetro minimal che lascia passare la luce e consente di illuminare la stanza solo con tre faretti (6) sistemati strategicamente a soffitto.

Un contenitore lineare, un portaombrelli tutto curve, uno specchio che è quasi un’opera d’arte: gli accostamenti più audaci funzionano grazie a una sapiente regia, che passa dall’accostamento dei colori allo schema compositivo. 

Una parete ben bilanciata: oltre alla porta d’ingresso vede aprirsi quella dello studio, da cui è separata da uno spazio utile per inserire complementi e accessori. Offre anche due quinte laterali, da sfruttare secondo necessità, seguendo il proprio gusto. In questo allestimento, il portaombrelli (1) sistemato dietro la porta di casa, sotto il citofono, ha una forma scultorea che lo rende un elemento decorativo. Al centro, sopra la classica panchetta capitonné (2), utile per appoggiare la borsa o il cappello, uno specchio “figurato” (3) per un’ultima occhiata prima di uscire di casa; per fare luce, la sospensione che svela il portalampada (4) bilancia dal punto di vista compositivo il vuoto di fianco allo specchio. A destra, la libreria verticale (5) con struttura esile offre spazio contenere libri e oggetti. Come sfondo, la parete dipinta con doppia finitura, effetto boiserie, in un elegante abbinamento bianco e  grigio perla esalta la luminosità. A completare lo “stile libero” dell’ambiente, un tappeto kilim a tinte pastello.  

Non è un pezzo indispensabile ma sicuramente pratico, e anche utile per modificare visivamente la percezione della stanza perché la superficie riflettente ha il merito di aumentare il senso di profondità facendo apparire l’ambiente più spazioso. In più è un moltiplicatore di luce: opportunamente sistemato rispetto agli apparecchi luminosi, può ovviare alla mancanza di luce naturale. Trattandosi di un complemento d’arredo, per sua natura, ha anche una grande valenza decorativa e gli è permesso anche di uscire dallo schema stilistico della casa. Una specchiera antica con cornice dorata può aggiungere una nota distintiva a un arredo minimal in bianco e nero; una lastra priva di cornice è perfetta per alleggerire un contesto classico. 

La tappezzeria gioca il ruolo più importante e fa da sfondo a elementi che al nero affiancano i toni del legno, per lasciar parlare i colori dei temi decorativi.

Il rivestimento murale (1) è l’elemento clou di questa proposta: il fondo color mattone fa da cornice a motivi in stile orientale, dai vasi stilizzati alla tigre, fino alle foglie macro dai contorni sfumati. Ritorna il portaombrelli (2), ma in legno, con l’interno naturale e l’esterno con finitura materica raw. La parete al centro è arredata con la consolle lineare (3) in metallo nero, che ha l’altezza giusta per accogliere i vasi della tappezzeria, mentre offre un appoggio reale alla lampada da tavolo (4)  con il paralume sferico e lo stelo in acciaio cromato che contrasta con discrezione l’uniformità delle finiture in metallo nero. Accanto, l’appendiabiti totem in legno naturale (5) ha le giuste proporzioni per riempire lo spazio fra le due pareti ortogonali. Il problema dell’illuminazione generale è risolto con la sospensione centrale a tre luci (6), un filo in metallo sagomato con “rami” in legno che sostengono i portalampade senza invadere lo spazio sottostante. 

In uno spazio contenuto quando convivono più materiali va cercato un denominatore comune: può essere la finitura come nel caso del legno e del metallo, o il colore per pareti e complementi tessili.

Una tonalità di pittura luminosa, tra l’arancio e il rosa, definisce la parete della porta d’ingresso. Di fianco a questa, un modello con anta a vetro e a tutta altezza consente di lasciar filtrare la luce naturale dallo studio all’ingresso, compensando un po’ la mancanza della finestra. Appena entrati in casa, sulla destra i due contenitori sospesi  in legno (1) sono pratiche scarpiere dal design moderno. Al centro, il pouf (2) in nuance con la parete dialoga con lo specchio rotondo (3) impreziosito da una pratica mensola, dove appoggiare chiavi, guanti… L’illuminazione artificiale è affidata alla plafoniera (4) in metallo grigio come le porte, che ha il portalampada aperto per dare più luce, e alla piantana a cono (5) che amplifica la luminosità e completa lo spazio d’angolo.