ATP Eastbourne: l'erba è ancora indigesta per Sinner, Paul passa in tre set

2022-06-24 20:44:41 By : Ms. Flora Zhu

L’americano si prende la rivincita dopo il ko di Madrid e rimanda la prima gioia di Jannik nei tabelloni principali su erba

T. Paul b. [2] J. Sinner 6-3 3-6 6-3

Esordio con sconfitta al Rothesay International per Jannik Sinner, alla sua prima partita stagionale su erba. Il n. 13 ATP cede il passo all’americano Tommy Paul dopo oltre due ore di gioco per 6-3 3-6 6-3. Rimandato dunque il primo successo dell’altoatesino sulla superficie erbosa in un main-draw del circuito maggiore, le uniche due vittorie sono giunte nelle qualificazioni del ‘250’ di ‘S-Hertogenbosh tre anni fa. Al contrario il 25enne del New Jersey, oltre a vendicarsi della sconfitta patita al secondo turno di Madrid con tanto di tre match point non concretizzati, dà un’ulteriore conferma ai buoni segnali mostrati sui prati nelle ultime settimane, dopo le ottime performance fatte registrare al Queen’s con le affermazioni ai danni di Shapovalov e Wawrinka. Al prossimo turno per il giocatore a stelle e strisce ci sarà il campione in carica Alex De Minaur, che ha estromesso il nostro Sonego. E’ innegabile la differenza di abitudine a queste condizioni di gioco tra i due protagonisti, con l’ex n. 3 juniores al sesto match dello swing verde e invece il 20enne di San Candido che rientrava alle competizioni dopo tre settimane di stop per via dell’infortunio al ginocchio sinistro.

Dopo un primo set con evidenti difficoltà nell’adattarsi da parte della tds n. 2, sia a livello di spostamenti con conseguenti appoggi ballerini, sia sul piano della capacità di variare lo spartito principale costituito dalla pressione da fondo campo; Jannik è salito decisamente di livello mostrando la sua solita ed invidiabile caratteristica peculiare di saper imparare dai propri errori trovando soluzioni alternative per dirimere gli enigmi proposti dall’avversario. Perciò, tenendo presente i miglioramenti messi in evidenza nel corso del match e considerando che era soltanto il primo approccio stagionale con l’infida erba, il bicchiere è mezzo pieno per l’azzurro. Il problema è che il tempo per prepararsi a dovizia non c’è, dalla prossima settimana si inizia a fare veramente sul serio.

IL MATCH – I primi scampoli di partita ci restituiscono una versione di Sinner che chiaramente deve trovare confidenza e fiducia su queste superficie, al primo incontro stagionale su erba. E infatti Jannik inizialmente fa fatica a ricercare profondità con i colpi da fondocampo, dimostrando una certa rigidità nelle esecuzioni. Ma già a partire dal secondo game di risposta, la palla comincia ad uscire più pulita con l’altoatesino che trova le prime accelerazioni a tutto braccio, tipiche del suo gioco, ed è così il primo a vincere dei punti in risposta. Dal canto suo Paul invece mette fin da subito in mostra una spiccata capacità a verticalizzare, condita da sistematiche e chirurgiche discese a rete. Il 25enne statunitense è conscio di dover tenere alta la percentuale di prime in campo, per evitare di farsi aggredire dal 20enne di San Candido e non permettergli di prendere l’iniziativa. Perché se ciò accadesse, l’azzurro potrebbe far leva sulla sua cilindrata decisamente superiore, visto che il nativo del New Jersey può sicuramente tenere il palleggio prolungato da fondo con il n. 13; ma obbiettivamente non può competere sul piano della potenza.

Il match prosegue spedito con i turni di servizio molto solidi e che concedono soltanto le briciole. A metà parziale sul 3-3, fino a quel momento, è l’ex n. 9 ad essersi reso più pericoloso in ribattuta con tre punti vinti contro l’unico da lui concesso. Non mancano, in una sfida sinora molto lineare nell’andamento, neanche alcune prelibatezze da parte dei protagonisti; come un paio di passanti in corsa di ottima fattura: il classe 2001 dai riccioli rossi si esibisce in una spettacolare esecuzione bimane, mentre l’americano in uno splendido colpo da destra gattonando. Nell’ottavo game ecco il momento di rottura dell’equilibrio, il kid della Val Pusteria nonostante si fosse portato sul 40-15 all’improvviso smarrisce la prima. Costretto a troppe seconde Sinner deve necessariamente esasperare la ricerca degli ultimi centimetri di campo, visto che non si affida mai in nessun caso ad una qualche tipo di variazione; né con lo slice di rovescio né con qualche attacco, anche in controtempo, per prendersi il punto in avanti ed evitare di andare fuori giri.

La conseguenza di questi aspetti tattici mancanti, provoca il primo strappo del match. Sul 5-3 anche la sfortuna colpisce il nostro, nel primo quindici un overrule del giudice di sedia provoca la ripetizione del punto, quando ormai l’0-15 era realtà. Poi ci si mette anche un nastro malefico, che accompagnato da una prima dello statunitense sempre ben piazzata – non eccessivamente violenta, ma che è in grado di trovare angoli molto acuti – che gli apparecchia alla perfezione la chiusura col diritto, manda a referto il primo set cancellando anche una possibile chance di contro-break, la prima palla break dell’azzurro nel match.

Alla ripresa delle ostilità Jan rischia nuovamente di subire un break da un vantaggio di 40-15, ma fortunatamente questa volta la prima non abbandona il tennista italico, il quale suggella l’1-0 con la prima variazione della sua partita: una smorzata veramente ben riuscita, a tal punto da mandare al tappeto il n. 35 e contestualmente in malora l’operato del giardiniere visto che Tommy trascina con sé una zolla del Campo 1 di Devonshire Park. Un’altra chiave di lettura, per spiegare l’andatura della prima frazione ma anche dell’avvio di secondo set, è riscontrabile nel posizionamento in risposta alla seconda di servizio: l’ex n. 3 juniores ha messo costantemente pressione al suo più giovane contendente quando la tds n. 2 non ha scagliato la prima in campo, forzando in molti casi l’errore. Mentre il n. 2 d’Italia ha tenuto una posizione forse troppo arretrata, come fra l’altro gli ha fatto notare a più riprese la new entry del suo team Darren Cahill. Se c’è però una qualità che Jannik ha sempre mostrato nella sua finora giovane carriera, con numerosi e convincenti argomentazioni a sostegno di tale peculiarità, è che riesce a leggere molto bene tatticamente i match sapendo trovare soluzioni alternative quando il piano partita iniziale non funziona.

Nel terzo gioco s’intensifica l’incisività della risposta dell’ex Top Ten, grazie anche ad un avvicinamento del proprio baricentro nel rettangolo di gioco. E’ così arrivano il secondo e il terzo break point della sua partita, l’ultimo è quello buono. Break Italia, poco dopo consolidato con grande sicurezza. In un amen siamo 4-1 per Sinner. L’allievo di Simone Vagnozzi gestisce il vantaggio con assoluta autorità e soprattutto dimostra di aver ritrovato la fiducia al servizio, avuta ad inizio incontro, e che aveva posto in letargo dopo aver subito il break. Inoltre più passano i minuti, come è normale che sia, più sembra trovare maggiori riferimenti in risposta. Ovviamente a fare la differenza è anche la crescita graduale della presenza nel quadrato del servizio della prima palla, che invece non lo aveva sostenuto da metà del parziale inaugurale.

L’inerzia della sfida sembra aver modificato la propria rotta d’influenza, ma Paul non ci sta e lotta con tutta la determinazione di cui dispone, così il set decisivo parte dando vita al game più intenso e lungo del match: 14 minuti di durata, 18 punti e tre palle break per il n. 13. Purtroppo nessuna di queste occasioni viene colta dalla tds n.2, a cui manca il guizzo finale. Si continua a notare come l’altoatesino debba ancora digerire a pieno questa superficie, non venendosi a prendere i punti a rete quando dovrebbe e variando poco lo spartito, ad esempio con il drop-shot, che invece ha mostrato con continuità su terra a dimostrazione dei suoi miglioramenti in ottica completamento del proprio gioco.

Ma ancora una volta Jan dimostra d’imparare dai propri errori, sul 2-3 dopo aver giocato una palla corta in modo confusionario; sull’insidiosa parità esegue meravigliosamente il primo serve&volley della partita. Le soluzioni alternative dell’azzurro fanno sempre più capolino, rovesci tagliati e bassi ma anche una maggiore rapidità nell’avvicinarsi dopo la risposta tagliando molto bene il campo senza perdere metri. Si arriva al settimo game ed un brivido percorre tutti gli amanti del tennis nostrano; nell’ultimo punto scivolata – non quelle a cui Jan, da ex sciatore, è abituato – con gli appoggi a vanvera del giovane di san Candido. Per fortuna nulla di rilevante, e ne siamo contenti visto che ci pare abbia già dato da quel punto di vista. Nonostante la sensazione che il campo stava dando, è che era Sinner quello più in procinto di piazzare la zampata decisiva, ancora una volta nel maledetto ottavo gioco arrivano tre pesantissime palle break per il campione del Roland Garros junior 2015. Sulla terza doppio fallo sanguinoso dell’italiano, che lo condanna qualche minuto dopo ad un debutto erbivoro amaro. Nonostante alcuni buoni segnali emersi, ci vuole ancora tempo perché l’erba venga assimilata a dovere.

QUI IL TABELLONE COMPLETO DELL’ATP 250 DI EASTBOURNE

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Il tabellone completo dell’ATP 250 di Eastbourne

Nella giornata di oggi si sono giocate le semifinali del Nature Valley International, ATP 250 di Eastburne che precede l’attesissimo Wimbledon. In finale si parlerà solamente inglese, non britannico però. Il buon Jack Draper, infatti, ha dovuto arrendersi a Maxime Cressy, che per la prima volta in carriera entra in top50 (da lunedì sarà almeno n°45, mentre vincendo il titolo salirebbe al n°37). Il suo sfidante sarà Taylor Fritz, che su questi campi ha conquistato il primo trofeo della carriera, bravo ad eliminare il campione in carica Alex De Minaur.

M. Cressy b. [WC] J. Draper 7-6(5) 6-7(2) 6-3

Non stupisce l’approdo al tie-break nel primo set della sfida Draper – Cressy, con il giovane tennista britannico l’unico ad offrire palle break in tutto il primo set. Forte però delle sue capacità superiori nello scambio Draper riesce a scacciare il pericolo e portare il primo set al tie-break, dove però Cressy fa valere la sua maggiore esperienza e con tutto il suo repertorio di servizi potenti, salite a rete improvvise e bordate da fondocampo riesce a non cedere mai la battuta. In risposta basta il punto conquistato ad inizio tie-break per vincere il primo set e metterlo a metà strada dalla finale.

Il copione sembra ripetersi nel secondo set, con Draper il primo ad offrire palle break nel quinto game. Questa volta però Draper in risposta fa un passo in avanti nelle prestazioni, mancando l’appuntamento col set point sul servizio di Cressy nel decimo game. I progressi però passano nel tie-break, con Draper che trova due minibreak per chiudere il tie-break a suo favore per 7-1 e spedendo la contesa al terzo set. Nel set decisivo le tante occasioni mancate da Draper in risposta costano carissimo al giovane britannico, che dopo aver subito il break nel sesto game manca cinque palle break che avrebbero potuto prolungare ulteriormente il match. Cressy addirittura quando va a servire per chiudere il match va sotto 0-40, ma con pazienza e l’aiuto del servizio risale fino a chiudere game e partita 7-6(5) 6-7(2) 6-3.

[3] T. Fritz b. [6] A. De Minaur 6-1 6-7 (5) 6-3

Il match di fatto comincia con un solo giocatore in campo, Taylor Fritz. Lo statunitense vola subito sul 5-0 contro un Alex De Minaur irriconoscibile, troppo falloso rispetto al lottatore che è di solito. Per la testa di serie numero 3 è un gioco da ragazzi chiudere 6-1 il primo parziale e, anche in avvio di secondo set, il 23enne di Sydney rischia grosso, costretto ad annullare subito due break point in apertura. Per la prima volta nel match, tuttavia, De Minaur riesce a mettere la testa avanti e rischia anche di incrementare il vantaggio, costruendosi tre chance di break nel game successivo. Fritz però trova due ace e un dritto vincente per sventare la minaccia e, dopo due game molto lottati, il resto del set fila via liscio. C’è sicuramente più equilibrio rispetto al primo parziale, con l’australiano decisamente più sicuro al servizio. Si prosegue on serve fino al 6-6, con il tiebreak che è senz’altro la conclusione più giusta e logica del set. De Minaur parte male, commette alcuni gratuiti di troppo e in ben tre situazioni distinte si trova indietro di un minibreak. Fritz si porta avanti 5-4 e ha due servizi a disposizione per archiviare la pratica, ma perde tre punti di fila e permette al suo rivale di pareggiare i set: 7-6 (5) per l’australiano.

Il terzo set parte con grande intensità, con Fritz che riesce a non farsi condizionare più di tanto dal modo rocambolesco in cui ha appena perso il secondo parziale. Lo statunitense, sfruttando il fatto di servire per primo, si mantiene avanti nel punteggio e nel quarto gioco trova l’allungo decisivo, centrando il break alla seconda opportunità e proiettandosi sul 4-1. De Minaur prova in tutti i modi a restare in partita, ma la testa di serie numero 3 ritrova la fiducia e la solidità smarrite nel tiebreak e si impone 6-1 6-7 6-3. Cade così il campione in carica, mentre Fritz ritrova la finale ad Eastburne dopo tre anni.

Con la collaborazione di Giorgio Di Maio

Il tabellone completo dell’ATP 250 di Eastbourne

Il tennista greco si sbarazza di Bonzi e conquista la prima finale in carriera su erba. Il n.303 Bellier si arrende a Bautista Agut

[2/WC] S. Tsitsipas b. Bonzi 6-4 6-4

Fila secondo pronostico la prima semifinale di giornata all’ATP250 di Maiorca, con il greco e testa di serie numero due del tabellone Stefanos Tsitsipas che si prende la finale del torneo battendo Benjamin Bonzi. Una partita più complicata però del previsto, con Tsitsipas che ha dovuto ricorrere al servizio per salvare tre palle break nel primo set. Il greco poi è stato bravo a sfruttare l’opportunità capitata nel nono game, capitalizzando la seconda palla break capitata sul servizio di Bonzi a causa dei troppi errori del tennista francese. Riuscendo così a chiudere senza patemi il primo set.

Molto più semplice la questione secondo set, con entrambi molto più solidi al servizio ma con Tsitsipas che ancora una volta è bravo a cogliere le uniche opportunità concesse al servizio da parte di Bonzi. Il tennista francese va sotto 0-40 già in avvio di set, condannandosi al break dell’1-2 che spalanca le porte della finale al suo avversario, che in tutto il secondo set concede solo sei punti al servizio nonostante il 46% di prime in campo. Ora per Tsitsipas, che non ha mai avuto un gran rapporto con l’erba, ci sarà la prima finale sulla superficie contro uno tra Roberto Bautista-Agut e il sorprendente qualificato svizzero Antoine Bellier.

Il tabellone completo del torneo

[5] R. Bautista Agut b. [Q] A. Bellier 7-6(5) 6-2 (Giovanni Pelazzo)

Antoine Bellier si è presentato a Maiorca da numero 303 del mondo, vincendo due turni di qualificazioni ed eliminando giocatori ben più esperti come Federico Delbonis e, soprattutto, Pablo Carreño Busta. Con il risultato odierno è già certo di aver centrato il best ranking, arrivando alle porte della top200 (da lunedì sarà 215): e pensare che, prima di questo torneo, aveva vinto solamente un match ATP in tutta la sua carriera. Il motivo per cui si è spinto così avanti nel torneo è intuibile fin dai primi scambi: Bellier ha un gioco estremamente erbivoro, che ricorda un tennis ormai quasi del tutto tramontato. Il suo credo è il serve&volley e, in generale, cerca di spingersi a rete non appena ne ha l’occasione. Anche un ottimo giocatore come Roberto Bautista Agut ha bisogno di tempo per prendergli le misure, quantomeno in risposta (dato che nei suoi primi tre game al servizio non perde nemmeno un punto). Avanti 4-3, la testa di serie numero 5 si costruisce le prime palle break della partita, ma Bellier riesce a cancellarle e ad agguantare il suo avversario sul 4-4. Il tiebreak è la soluzione più logica per un set equilibrato in cui, tuttavia, l’iberico ha ceduto appena quattro punti al servizio (tiebreak incluso). Dopo uno scambio iniziale di minibreak viene sembre seguito l’ordine dei servizi, con lo svizzero che va sotto 4-5 con due servizi a disposizione. Bautista qui trova la zampata decisiva e, al secondo set point, chiude 7-6 (5).

Vinto il primo set sul filo del rasoio, il numero 20 del mondo ha subito la possibilità di andare avanti nel punteggio, ma non sfrutta l’opportunità offertagli da Bellier nel primo gioco. Al cambio campo, inaspettatamente, è proprio lo spagnolo a concedere le prime chance della partita al suo avversario: sono tre consecutive, con lo svizzero che ne approfitta subito e si porta sul 2-0, vincendo in un singolo gioco tanti punti quanti quelli conquistati in risposta in tutto il primo set. Bautista, però, è tutt’altro che fuori dalla partita e, da quel momento, non concederà più nulla. Lo spagnolo, infatti, si arma di pazienza e pian piano disinnesca le volée (comunque di buon livello) di Bellier, che perde gli tutti gli ultimi sei game del match. La testa di serie numero 5 inserisce il pilota automatico, trova ottimi passanti e qualche buon lob che gli valgono l’allungo e la ventesima finale in carriera: 7-6 6-2 il finale. Domani Bautista cercherà il secondo titolo della stagione (dopo il trionfo a Doha): ad attenderlo c’è Stefanos Tsitsipas, alla prima finale in carriera sull’erba.

Il tabellone completo del torneo

Il torneo di Berrettini parte contro Garin. Matteo è nel quarto di Tsitsipas, incrocerebbe in semifinale Nadal. Sinner-Wawrinka al primo turno

La stagione tennistica arriva al suo momento saliente: è il momento di Wimbledon 2022, l’edizione numero 135 del torneo più prestigioso del mondo è ufficialmente nata con il sorteggio dei tabelloni tenutosi questa mattina. Un’edizione che quest’anno è molto particolare, per la decisione del torneo di vietare l’accesso ad atleti ed atlete di nazionalità russa e bielorussa, a cui è seguita la sanzione da parte dell’ATP e della WTA, contrarie ad ogni discriminazione basata sulla nazionalità, della mancata assegnazione di punti validi per il ranking.

Nonostante questo, il prestigio del torneo rimane intatto e non è un caso se sono pochissimi i tennisti e le tenniste che non hanno rinunciato a partecipare a prescindere da ogni discorso relativo al ranking. E così la sfida ai Championships sarà comunque appassionante. Novak Djokovic, il campione delle ultime due edizioni giocate (nel 2019 e nel 2021), farà di tutto per vincere il suo 21esimo Slam in una stagione per lui condizionata da mille fattori esterni al tennis. Rafael Nadal, dopo aver scritto un’altra pagina della sua leggenda con il titolo numero 14 al Roland Garros, è in corsa per il Grande Slam e sarà ai nastri di partenza nonostante il piede sinistro malconcio. Tra i grandi protagonisti mancheranno Daniil Medvedev per il motivo sopracitato e Alexander Zverev per il grave infortunio rimediato al Roland Garros, ma in casa Italia l’attesa è soprattutto per Matteo Berrettini, il miglior giocatore su erba nella storia del tennis italiano. L’azzurro, finalista nel 2021, è reduce dai due trionfi a Stoccarda e Queen’s: mai un tennista azzurro si era presentato a Church Road con una credibilità tale. Oltre a Matteo ci sono altri cinque giocatori in gara: Sinner, Sonego, Fognini, Musetti e Vavassori. Ma vediamo cosa ha detto il sorteggio del tabellone.

[1] N. Djokovic – [15] R. Opelka [10] J. Sinner – [5] C. Alcaraz [3] C. Ruud – [16] P. Carreno Busta [9] C. Norrie – [7] H. Hurkacz [8] M. Berrettini – [12] D. Schwartzman [13] D. Shapovalov – [4] S. Tsitsipas [6] F. Auger Aliassime – [11] T. Fritz [14] M. Cilic – [2] R. Nadal

[10] J. Sinner – (WC) S. Wawrinka T. Griekspoor – F. Fognini [23] F. Tiafoe – (Q) A. Vavassori [8] M. Berrettini – C. Garin L. Musetti – [11] T. Fritz [27] L. Sonego – D. Kudla

Il sito ufficiale del torneo

Wimbledon 2022 sarà trasmesso in esclusiva su Sky Sport, che proporrà tutti gli incontri. Il canale principale sarà Sky Sport Tennis, presente sul canale 205. Inoltre, anche i canali Sky Sport dal 252 al 257, per l’occasione rinominati Wimbledon 1, Wimbledon 2, Wimbledon 3 ecc., sono dedicati ai campi principali di Wimbledon. Anche Sky Sport Uno e Sky Sport Arena durante il torneo sono largamente dedicati a Wimbledon, così come Sky Sport 24 che propone quotidianamente approfondimenti e aggiornamenti da Wimbledon. SuperTennis, inoltre, alle ore 21.00 proporrà la differita integrale del match più emozionante del giorno (incontro in replica tutte le mattine alle 08.00).

Lunedì 27 giugno: primo turno maschile e femminile Martedì 28 giugno: primo turno maschile e femminile Mercoledì 29 giugno: secondo turno maschile e femminile Giovedì 30 giugno: secondo turno maschile e femminile Venerdì 1° luglio: terzo turno maschile e femminile Sabato 2 luglio: terzo turno maschile e femminile Domenica 3 luglio: ottavi maschili e femminili Lunedì 4 luglio: ottavi maschili e femminili Martedì 5 luglio: quarti maschili e femminili Mercoledì 6 luglio: quarti maschili e femminili Giovedì 7 luglio: semifinali femminili Venerdì 8 luglio: semifinali maschili Sabato 9 luglio: finale femminile Domenica 10 luglio: finale maschile

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